L’8 Marzo è la Giornata Internazionale della Donna.
La festa trae le sue origini da un tragico evento: nell’inverno del 1908, a New York, le operaie dell’industria tessile Cotton scioperarono rivendicando migliori condizioni di lavoro e diritti fondamentali dei quali non beneficiavano. Lo sciopero durò alcuni giorni, finché l’8 marzo il proprietario Mr. Johnson bloccò tutte le porte dell’opificio e imprigionò le scioperanti nella fabbrica alla quale venne appiccato il fuoco: le operaie morirono arse.
Nel corso degli anni, la data dell’8 Marzo ha assunto poi un’importanza sempre maggiore, coinvolgendo tutte le nazioni. In Italia la giornata della donna è diventata una celebrazione regolare a partire dal 1946 e furono proprio le donne italiane a dare un tocco di originalità a questo giorno associandolo ad un fiore. La scelta cadde sulla mimosa, un fiore bellissimo, facilmente riconoscibile, che fiorisce ovunque e proprio di questi periodi: uno dei primi fiori a fiorire e con un aspetto tutto sommato fragile. La mimosa, che con il tempo è divenuta un simbolo prettamente commerciale, aveva nel suo significato originario l’emblema del passaggio dal buio alla luce, era simbolo di rinascita e di vittoria.
Negli ultimi 40 anni, la festa della Donna ha assunto un’importanza sempre più grande, perché prima la donna stessa era semplicemente vista come la “mamma”, la “donna di casa”, la “regina della famiglia”. La figura femminile dagli anni ’80 in poi ha assunto sempre un maggiore risalto in tutti gli aspetti della vita, soprattutto in quello lavorativo e sociale. Ovviamente, l’8 Marzo è semplicemente un simbolo perché l’amore e il rispetto per la donna non può essere un giorno solo l’anno.
Spostando la nostra attenzione dal discorso della semplice origine della festività al tema cristiano-cattolico della festa della donna, in realtà il primo ad attribuire alla donna l’importanza che merita è stato proprio Gesù: un vero e proprio rivoluzionario per l’epoca in cui è vissuto. Fin dal principio del Nuovo Testamento, alle donne viene dato un posto di equità e importanza pari agli uomini che non ha precedenti. Questa nuova posizione viene illustrata per la prima volta in Matteo, quando l’evangelista ricostruisce la genealogia di Gesù, menzionando non solo uomini ma anche tre importanti donne: Tamar, Raab e Ruth. Ma l’importanza nella donna nel Vangelo è evidenziata dal ruolo della Madonna come madre di Gesù e come diretta destinataria del messaggio dell’Angelo Gabriele: non è un caso che l’Angelo annunzi direttamente alla Madonna…
Che sia dunque l’8 Marzo l’occasione, oltre che per festeggiare la donna in generale, anche per dire una preghiera alla Madonna, la Nostra Prima Donna e Madre di tutti. E anche per riflettere, aggiungo, sulle condizioni in cui molte donne, nemmeno lontano da noi, vivono… Mi fermo qui, ci sarebbe da parlare molto, ma lo scopo del mio articolo non è parlare della condizione femminile e dei maltrattamenti che subiscono in certi contesti… Viva la Madonna e auguri a tutte le donne!
Daniele Pirozzi
OFS Atripalda
Bellissimo articolo… Grazie
Articolo molto bello, scritto col cuore. Ci tocca da vicino, profonde le riflessioni, mi è piaciuto anche il “non detto”… grazie, Daniele!