TUTTI FRATELLI
La Forma di vita dell’Ordine Francescano Secolare (Ofs), all’articolo 4, dice: «La regola e la vita dei francescani secolari è questa: osservare il vangelo di nostro Signore Gesù Cristo secondo l’esempio di San Francesco d’Assisi, il quale del Cristo fece l’ispiratore e il centro della sua vita con Dio e con gli uomini. Cristo, dono dell’Amore del Padre, è la via a Lui, è la verità nella quale lo Spirito Santo ci introduce, è la vita che Egli è venuto a dare in sovrabbondanza. I francescani secolari si impegnino, inoltre, ad una assidua lettura del Vangelo, passando dal Vangelo alla vita e dalla vita al Vangelo».
I laici francescani, dunque, sono uomini e donne impegnati nelle diverse “faccende” della vita, nelle quali e attraverso le quali desiderano mettere in pratica il Vangelo, testimoniando la bellezza dell’incontro con Gesù.
«Al centro dell’identità francescana c’è il “sacramento del fratello”. La fraternità è innanzitutto la scoperta piena di stupore del fatto che ogni uomo – e persino ogni creatura nel mondo – è per me un fratello, un essere prossimo, simile a me e diverso nello stesso tempo, che ha la mia stessa origine e lo stesso ed unico Padre. Questo fratello devo amarlo, accettarlo così come egli è, servirlo, non dominarlo mai. Chiunque egli sia, Cristiano o no, buono o cattivo, amico o nemico, ricco o povero, piacevole o insopportabile, devo accoglierlo con benevolenza, con gesti materni concreti» (Thaddée Matura).
Il francescano secolare attinge luce e forza dalla preghiera, dedicando un tempo opportuno all’incontro personale e comunitario con Dio; partecipa agli incontri formativi, per conoscere, vivere e amare di più e meglio il Cristianesimo; concretizza la carità e l’umiltà attraverso il servizio ai poveri e agli ultimi; nella vita di fraternità, offre il proprio contributo per rafforzare i vincoli di conoscenza reciproca, amicizia e comunione, propri di un’autentica famiglia di Dio; attraverso la conversione continua, ogni giorno compie un piccolo passo verso la santità, meta di ogni battezzato.
Vivere la fraternità, costruire relazioni fraterne, significa allora essere disponibili a quel dono di sé, che, mentre “riempie” la vita dell’altro “arricchisce” anche la propria. Si tratta di riconoscere che tutto è dono, e quindi tutto va donato, per essere veramente felici. Si tratta di riconoscersi poveri, cioè bisognosi dell’Altro e degli altri, per saper chiedere e offrire aiuto in ogni difficoltà. Si tratta di essere sempre strumenti di riconciliazione di pace, per vincere il male con il bene. Si tratta, in definitiva, di volersi bene gratuitamente, di fare esperienza concreta dell’amore di Dio, riconoscendo Lui come Padre e, perciò, tutti gli uomini come fratelli.
