Dall’origine del tempo, tu, Maria, sei stata concepita senza peccato per poter essere madre di Cristo, vero Dio e vero uomo. Non c’è in te macchia originale, non ci sono segni di peccato, nessun’ombra ha mai scalfito il tuo cuore e la tua carne. Tu sei sempre stata nel pensiero di Dio “Tutta bella”.
Provo a pensare alla tua storia. Ti vedo mentre bambina, adolescente, giovane sposa e poi da madre percorri le strade intricate della tua storia con una grazia speciale negli occhi, con bellezza buona e gentile; ti vedo in viaggio verso Betlemme e poi verso l’Egitto, con paura e speranza. Ti vedo amorevole prenderti cura del tuo bambino ogni giorno, preoccupandoti per i suoi malesseri, rallegrandoti nascostamente per le sue conquiste. Ti vedo accompagnarlo in modo deciso e discreto nella sua maturità e poi stargli accanto fino all’ultimo, fin sotto alla Croce, con il coraggio silenzioso dei giusti. Anche nei momenti più neri, senza mai cessare di spandere intorno a te una luce di bellezza, il profumo del Dio che ti aveva visitato.
Questo vuol dire essere “tutta bella”: avere uno sguardo sempre pieno d’amore, guardare gli altri e le situazioni della vita, anche le più oscure, con gli occhi di Dio, occhi che fanno innamorare.
San Francesco d’Assisi non a caso era ” animato da indicibile affetto” per Te, Madre del Signore Gesù. E l’ordine francescano ha dato molti appassionati amanti di Maria: S. Antonio di Padova, ma anche il beato Giovanni Duns Scoto (1265-1308), che molti secoli prima della proclamazione del dogma dell’Immacolata concezione da parte di Papa Pio IX (1854) arrivò con la sua intelligenza a intuirlo e difenderlo. Per non parlare di San Massimilano Maria Kolbe, il francescano morto ad Aushwitz offrendosi al posto di un padre di famiglia.
E quindi noi, oggi, incastonati nel peccato, come possiamo onorarti, come possiamo starti vicino? Come essere un po’ belli come te, almeno oggi?
Mettiamo da parte il belletto delle nostre vite sempre perfette, instagrammabili e “resilienti”, che si adattano a tutto e infine tutte si perdono. Mettiamo da parte qualsiasi photoshop. La verità è che la nostra vita è frenetica e spesso incastonata in strutture di male dalle quali è difficile scostarsi. Siamo in costante fuga, dagli altri e da noi stessi. La pandemia, tu lo sai, spesso ha appesantito il nostro cuore già sporco, ci ha resi schiavi di sentimenti oscuri: la paura, la rabbia, il risentimento, la tendenza a non riconoscere più negli altri dei fratelli.
Abbiamo bisogno di uno sguardo pulito, reso immacolato dal Tuo cuore. Abbiamo bisogno di parole vere e poche, nel clamore delle mille chiacchiere futili da social e da bar. Abbiamo bisogno di purezza e autenticità nei comportamenti e nei gesti, e prima ancora negli atteggiamenti interiori.
E allora proviamo a ricordarci ciò che era veramente bello, ciò che ci rendeva felici e innocenti, come bambini. Quella volta che davvero ci sentimmo vicini a Dio in una preghiera improvvisa, quel giorno tranquillo con la nostra famiglia, quel giorno che riuscimmo davvero a perdonare quella persona che ci aveva ferito, quel giorno che riuscimmo a lasciar andare qualcosa o qualcuno senza remore, quel giorno che riuscimmo a disinnescare un litigio ancor prima che nascesse, quel giorno che riuscimmo ad accettare una sofferenza senza incolpare nessuno e tantomeno Dio, quel giorno che finalmente ci sentimmo al posto giusto nel mondo, quel giorno che riuscimmo a sentire ciò che conta davvero.
Maria, aiutaci a essere belli come te, seppur nei nostri limiti; a essere per gli altri una boccata d’ossigeno, uno sguardo di innamorato.
Maria Consiglia Alvino
OFS Atripalda
Saluto alla Vergine di s. Francesco d’Assisi
Ave, Signora santa Regina, santissima genitrice di Dio, Maria,
che sempre sei Vergine perpetua ed eccelsa,
fatta santa ed eletta dal santissimo Padre del cielo,
che Egli consacrò col santissimo, diletto Figlio suo
e con lo Spirito Santo Paraclito,
nella quale fu ed è ogni pienezza di grazia ed ogni bene.
Ave, o suo palazzo! ave, o suo tabernacolo!
ave, o sua casa! ave, o sua veste!
ave, o sua ancella! ave, o madre sua!
E voi tutte con essa, sante virtù,
che per la grazia e la luce dello Spirito Santo
siete infuse nei cuori degli uomini fedeli,
affinché d’infedeli li facciate fedeli a Dio.