Oggi la Chiesa Cattolica festeggia una ricorrenza importante sia perché con essa inizia la Settimana Santa, sia per il suo profondo significato. La domenica delle Palme evoca l’ingresso di Gesù a Gerusalemme in sella a un asino, osannato dalla folla che lo salutava agitando rami di palma e di ulivo e stendendo i mantelli a terra. Gesù viene accolto in maniera trionfale e in segno di pace, come testimoniano i vari simboli legati alla Domenica delle Palme: l’asino, simbolo della mansuetudine, la palma, simbolo della regalità, e l’ulivo, simbolo della pace. Con la Domenica delle Palme ha inizio la Settimana Santa, la più importante per il calendario cristiano, quella che celebra la passione, la morte e la resurrezione di Gesù Cristo.

Ma la stessa Domenica delle Palme per noi cattolici rappresenta una festa a sé, con lo scambio dei ramoscelli di ulivo benedetti alle persone care. Un vero e proprio inno di pace, e oggi il tema della pace è quanto mai attuale, con la tragedia della guerra in Ucraina alla quale stiamo assistendo. Sentiamo più che mai l’esigenza, quest’anno, di invocare e accogliere Gesù come re della pace. Il nostro pensiero va all’Ucraina, ma non dobbiamo dimenticarci degli altri conflitti: Israele, Nigeria, Afghanistan…
Oltre alle intenzioni di preghiera affinché al più presto possa risolversi il conflitto in Ucraina e finire così lo sterminio di uomini, donne e bambini, un augurio anche che la domenica delle Palme possa rappresentare un momento di pace anche nella nostra quotidianità: approfittiamo della ricorrenza magari per cercare la pace con qualcuno con cui abbiamo avuto uno screzio, un litigio banale o un’incomprensione e a cui, finora, non abbiamo avuto la forza o il coraggio di risolvere…
Daniele Pirozzi
OFS Atripalda
Le parole di Daniele spingono a riflessioni profonde e sollecitano a vivere il nostro “essere cristiani” in un modo più aderente alla “parola” di Gesù.