Grazie Gesù, perché mi vuoi bene!

Il Vangelo di questa domenica è il lungo racconto della Passione di Gesù, dal tradimento di Giuda fino alla sepoltura; e, affinché possiamo fare il “salto” dal Vangelo alla vita, forse questa pagina biblica è opportuno contemplarla più che cercare di interpretarla.

Possiamo iniziare questo esercizio di contemplazione del Crocifisso lungo la via del suo dolore, che è la via della nostra salvezza:

“Rapisca, ti prego, o Signore, l’ardente e dolce forza del tuo amore
la mente mia da tutte le cose che sono sotto il cielo,
perché io muoia per amore dell’amore tuo,
come tu ti sei degnato morire per amore dell’amor mio” (San Francesco d’Assisi).

Gesù, ti contemplo carico della croce…

Grazie, per aver preso su di te tutto il dolore del mondo; il mio dolore, i miei smarrimenti, le mie ferite, le mie debolezze, i miei peccati. Tu sei pronto a dare la vita per me! Tu sei disposto a portare con me il peso delle mie sofferenze! Aiutami, Gesù, a lasciarmi aiutare da te. Aiutami a trovare il coraggio di dare la vita per gli altri. Aiutami ad accettare con fede la sofferenza e offrirla per il bene dell’umanità.

Gesù, ti contemplo caduto sotto la croce…

Che tristezza vedere te, che sei Dio, prostrato a terra. Perché hai accettato tutto questo? Lo so, lo hai fatto per amore mio! Lunga e difficile è la strada dell’amore: chi ama cade, perché è sempre in cammino; chi ama cade, perché consuma molte energie; chi ama cade, perché può trovare ostacoli. Signore Gesù, aiutami ad amare come ami tu!

Gesù, ti contemplo mentre il Cireneo porta la tua croce…

E vedo un Dio che si fa aiutare dall’uomo, per portare il peso dei peccati, dei limiti, delle debolezze dell’intera umanità. Un Dio che per salvarmi chiede la mia collaborazione. Grazie Gesù, che non mi costringi ad amarti, ma mi dai sempre l’occasione per corrispondere al tuo amore. E nella tua sofferenza, così profondamente umana, certamente posso incontrarti, per lasciarmi amare e soprattutto per amarti.

Gesù, ti contemplo mentre la Veronica asciuga il tuo volto…

Tu hai detto: “Chi vede me vede il Padre”. Aiutaci a vedere il tuo volto nei fratelli, soprattutto in quanti vivono situazioni di difficoltà, di malattia, di povertà materiale o spirituale. Così contempleremo l’amore di Dio, e avremo gioia e pace; e sempre di più anche il nostro volto rifletterà i lineamenti del Suo volto misericordioso. Grazie Gesù, perché ti sei fatto come noi per farci diventare come te, figli somiglianti al Padre.

Gesù, ti contemplo inchiodato sulla croce…

Tutto fa sembrare che tu sia stato costretto a morire, che la tua volontà sia stata annientata a ogni colpo di martello sui chiodi che ti hanno trafitto. Ma noi sappiamo che non è così: sulla croce tu vivi l’esperienza libera e liberante dell’amore, del vero amore; l’amore che dona tutto e sempre, gratis! Tu hai scelto di amarci, ma è anche vero che tu non puoi fare a meno di amarci, perché tu sei l’Amore.

Gesù, ti contemplo morto sulla croce…

Guardandoti crocifisso tutto sembra finito: ogni speranza di bene, di pace e di gioia. Ma non è così! Morendo, Tu hai consegnato il tuo spirito al Padre. A Lui hai affidato la tua missione, e il Padre non ti abbandonerà; non ci abbandonerà! La tua missione infatti è per noi, per la nostra salvezza; e sulla croce si compie la tua opera di Redenzione. Grazie Signore, per la tua morte che ha vinto la morte. Fa’ che anch’io sappia offrire la mia vita a Dio; insegnami a fidarmi di Lui, soprattutto nel momento della sofferenza e dello scoraggiamento.

Gesù, ti contemplo trafitto nel cuore…

La lancia del soldato non ti ha ferito, ma ha aperto una feritoia d’amore. Dal tuo cuore sempre trafitto esce tutta la tua vita, per donarsi a tutti gli uomini: il tuo sangue ci dà salvezza; la tua acqua ci dà purezza. Perdonami, Gesù, ogni volta che non so accogliere il tuo dono; ogni volta che non mi lascio amare da Te o dai fratelli; ogni volta che ho il cuore chiuso. Ti prego, rendi il mio cuore simile al tuo.

Gesù, contemplo il tuo sepolcro nella speranza della Risurrezione…

Chiuso nel sepolcro non posso più vederti, e mi sembra che tu non ci sia più. E penso alle persone care, che hanno lasciato questa vita, e delle quali certe volte solo una foto mi ricorda i lineamenti del volto. Ma tu sei ancora, risorto e vivo; allora anche loro vivono ancora, nella tua vita divina. Grazie Gesù, per la tua morte e            risurrezione! Grazie Gesù, per il dono dell’immortalità futura! Grazie Gesù, perché mi vuoi bene!

Amen!

Tony Limongiello
OFS Atripalda

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