Senza dubbio il Natale è la festività più attesa dell’anno. E per tutti, cattolici e non cattolici, credenti e non credenti. Il Natale è speciale. Il Natale è il ritorno alle origini, il Natale sono le cene e i pranzi in famiglia, il Natale è lo scambio dei doni, ma anche l’occasione, attraverso gli auguri, di chiamare persone con le quali ci sentiamo di meno. L’attesa del Natale è bellissima per questo e per tanto altro, anche se per chi ha, per esempio, vissuto un lutto o un evento particolare non piacevole, essa può rappresentare anche non un giorno bello, ma piuttosto un giorno di ricordi di tempi migliori.
Nulla di male se il Natale rappresenta il ritrovarsi in famiglia per festeggiarlo insieme. Anzi… Ma negli ultimi decenni il Natale e i giorni che lo precedono rappresentano una corsa sfrenata al consumismo: traffico in tilt, negozi pieni, carrelli stracolmi di cibi e bevande tali da sfamare chissà chi. E l’immancabile corsa ai regali. Ovviamente tutto si traduce in uno spreco economico che rappresenta uno schiaffo morale alle popolazioni che sono in guerra o ai poveri. Se è giustissimo festeggiare, non è giusto esagerare o buttare cibo e bevande, o acquistare regali supercostosi, soprattutto per bambini e ragazzi.
Ricordiamo in primis il significato del Natale: il Natale, come dice la parola stessa, è la nascita del figlio di Dio. Il Natale è la nascita di Gesù, attraverso Cui Dio si rende manifesto e presente nelle nostre vite. Il Natale è rinnovamento, è amore, è il rafforzamento della fede. Il Natale è l’inizio, l’inizio di un nuovo cammino di passione cristiana, esattamente come la nascita di Gesù rappresenta l’inizio di una nuova vita e un nuovo messaggio di pace e di amore.
Approfittiamo allora del Natale per festeggiare con i familiari, per lo scambio di auguri, per le videochiamate e per gli incontri con amici all’insegna del divertimento, ma approfittiamo anche dello stesso Natale per un piccolo gesto di solidarietà, magari una donazione ad un’associazione di beneficenza: possiamo anche farci consigliare dalla nostra parrocchia su come aiutare chi più ha bisogno. Acquistiamo solo quello che realmente serve, facciamo regali semplici e non supercostosi, perché il bello dello scambio dei doni alla fine è proprio lo scambio, più che il valore commerciale dei doni. Approfittiamo del Natale anche per sentire persone (anche familiari) con le quali non ci si sente da tempo, semplicemente a volte perché non si ha il coraggio di fare il primo passo o si vuole avere l’orgoglio di non chiamare, perché tanto “è lui che ha sbagliato, tocca a lui”. Bastano questi semplici e piccoli gesti per farci riscoprire il vero significato del Natale, quel punto di partenza di una nuova vita che è Gesù. Viva Natale, viva Gesù e che tutti possiate trascorrere un Sereno Natale all’insegna della Cristianità in primis e poi festeggiando con amici e parenti.
Daniele Pirozzi
OFS Atripalda
Bellissimo messaggio scritto col cuore, grazie Daniele, le tue parole sono “regali” per l’anima.
Bell’articolo.grazie Daniela