Sia fatta la tua volontà

Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra: affinché ti amiamo con tutto il cuore, sempre pensando a te; con tutta l’anima, sempre desiderando te; con tutta la mente, orientando a te tutte le nostre intenzioni e in ogni cosa cercando il tuo onore; e con tutte le nostre forze, spendendo tutte le nostre energie e sensibilità dell’anima e del corpo a servizio del tuo amore e non per altro; e affinché possiamo amare i nostri prossimi come noi stessi, trascinando tutti con ogni nostro potere al tuo amore, godendo dei beni altrui come dei nostri e nei mali soffrendo insieme con loro e non recando nessuna offesa a nessuno.

Avremmo bisogno di un po’ di tempo per calcolare quante volte Gesù prega e fa riferimento alla volontà del Padre nella sua vita e missione. Potremmo anche dire che Gesù si identifica e vive in funzione di questa volontà (cfr. Gv 4,31-34), è questa la sua carta di identità; e Gesù la presenta “salvando tutti” (cfr. Gv 6,38-40), vivendo l’Amore, annunciando l’Amore e morendo per Amore. Gesù, quindi, è l’espressione concreta non solo dell’amore del Padre verso di noi, ma anche dell’amore di Figlio verso il padre. Ed è qui che San Francesco si specchia desiderando fare altrettanto, esprimendosi con forza e soavità allo stesso tempo. Un amore che non ammette mezze misure, che coinvolge  tutta la persona, tutto se stesso, tutta la vita… Quasi a dire, a chiunque avesse dubbio su che cosa consista fare la volontà di Dio: ecco, amarlo in totalità! E cosa significa amarlo in totalità? Amarlo con anima, mente, corpo e sensibilità con tutte le loro facoltà: tutto l’essere a servizio della volontà di Dio e non per altro, proprio come Gesù.

Ma Dio, che è padre, non si contenta dell’amore esclusivo verso di Lui. Se vogliamo che il nostro amore gli sia gradito è necessario amare anche i fratelli, con lo stesso amore, e non solo, dice San Francesco, ma il nostro amore sia tale al punto di attrarre altri all’amore del Padre. Anche qui San Francesco non lascia dubbi sulla qualità dell’amore fraterno: godere del bene altrui; soffrire insieme il male, resistendo ad ogni offesa. È qui il servizio concreto dell’amore, perché è l’amore al servizio della pace e della fraternità.

Dice Papa Francesco: «Sappiamo che Dio desidera la felicità dei suoi figli anche su questa terra, benché siano chiamati alla pienezza eterna, perché Egli ha creato tutte le cose «perché possiamo goderne» (1 Tm 6,17), perché tutti possano goderne» (EG 182).

19.05.'19 - V^ dom di Pasqua/C - Parrocchia San Michele - Cavallasca

Con Papa Francesco, e per intercessione di San Francesco, chiediamo allora il dono dell’amore, l’unico che ci rende capaci di compiere la volontà di Dio in noi e nel mondo, con gioia e semplicità, senza il lievito dell’ipocrisia o la paura degli orgogliosi, che non amano perché non si lasciano amare.

«Chiediamo al Signore che ci faccia comprendere la legge dell’amore. Che buona cosa è avere questa legge! Quanto ci fa bene amarci gli uni gli altri al di là di tutto! Sì, al di là di tutto! A ciascuno di noi è diretta l’esortazione paolina: «Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene» (Rm 12,21). E ancora: «Non stanchiamoci di fare il bene» (Gal 6,9). Tutti abbiamo simpatie ed antipatie, e forse proprio in questo momento siamo arrabbiati con qualcuno. Diciamo almeno al Signore: “Signore, sono arrabbiato con questo, con quella. Ti prego per lui e per lei”. Pregare per la persona con cui siamo irritati è un bel passo verso l’amore, ed è un atto di evangelizzazione. Facciamolo oggi! Non lasciamoci rubare l’ideale dell’amore fraterno!» (EG 101).

A piccoli passi si va lontano… Se prego con sincerità di cuore al Padre, sarà Lui stesso a prendermi per mano e condurmi sulla strada all’incontro dei fratelli.

Sr. Maria Aparecida Da Silva
Suore Piccole Missionarie Eucaristiche di Atripalda

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