Ave, o piena di grazia!

POTUIT, DECUIT ERGO FECIT. “Dio ha potuto preservare Maria dal peccato originale, era conveniente che lo facesse, dunque lo fece”. È questo, in estrema sintesi, il ragionamento del grande teologo francescano Giovanni Duns Scoto, il quale, nel 1307, sostenne una celebre disputa all’università di Parigi per difendere la tesi sull’Immacolata Concezione della Vergine Maria, che oggi festeggiamo.

Cappella dell’Immacolata, Chiesa di San Giovanni Battista, Atripalda (AV)

Nelle pieghe delle varie argomentazioni possiamo avere degli squarci di luce non solo sulla realtà della Madonna, ma sul mistero della Santissima Trinità, sulla vita di Dio del mondo e dell’uomo.

Duns Scoto parte dal mistero dell’Incarnazione. Per il frate scozzese, Gesù sarebbe venuto nel mondo anche se Adamo non avesse peccato; «l’Incarnazione del Figlio di Dio, progettata sin dall’eternità da parte di Dio Padre nel suo piano di amore, è il compimento della creazione, e rende possibile ad ogni creatura, in Cristo e per mezzo di Lui, di essere colmata di grazia, e dare lode e gloria a Dio nell’eternità” (Benedetto XVI, 7 luglio 2010, Udienza generale). Questo preordinato e incondizionato piano d’amore non poteva non “prevedere” anche Maria; è per mezzo di Maria, infatti, che la seconda Persona della Trinità ha assunto la natura umana.

Maria di Nazaret era predestinata ad essere la Madre di Gesù; ed era ragionevolmente conveniente che non avesse alcuna contaminazione di peccato Colei che avrebbe portato nel grembo il Santo di Dio.

“Piena di grazia” è Maria – per Duns Scoto (cfr. Ordinatio, III, d. 3, q. 1: “Utrum beata Virgo concepta fuerit in peccato originali?”) – perché «Dio nel primo istante della creazione di Maria poté darle tanta grazia quanta ne dà a chiunque riceve la circoncisione o il battesimo». Se crediamo all’onnipotenza di Dio e se pensiamo che Lui è il Signore del tempo, e quindi nemmeno un istante gli sfugge, allora possiamo pensare che Egli abbia agito nell’istante del concepimento della Madonna, affinché fosse redenta “preventivamente” dal peccato, in vista dei meriti del suo Figlio divino.

Immacolata Concezione, Chiesa di San Giovanni Battista, Atripalda (AV)

“Piena di grazia” è Maria – per Duns Scoto – perché «la Beata Vergine Madre di Dio non fu mai in atto nemica di Dio né in ragione del peccato attuale né in ragione di quello originale». Gesù è il Riconciliatore tra i figli peccatori e il Padre misericordioso; Gesù è il “Redentore perfettissimo”. Ma un riconciliatore è più perfetto se previene l’offesa (il peccato), invece di placare qualcuno che è già offeso. Affinché la mediazione del Figlio fosse perfetta era dunque necessario che il Mediatore perfettissimo preservasse almeno qualcuno dal contrarre il peccato originale; era necessario, cioè, che almeno una creatura non facesse in alcun modo l’esperienza dell’offesa al Creatore. E dato che Maria era predestinata ad essere la Madre di Gesù, era conveniente che fosse proprio lei ad essere preservata.

“Piena di grazia” è Maria – per Duns Scoto – perché «se è bene maggiore l’innocenza perfetta che la remissione della colpa, allora a Maria Vergine viene conferito un bene maggiore preservandola dalla colpa originale, che riconciliarla dopo averla contratta». Gesù è il “Redentore universale”; è in suo potere allontanare ogni pena dalla persona che riconcilia, e non c’è pena più grande, fra tutte le pene della natura umana, che la colpa originale. La preservazione della Madre da questa colpa è come se attestasse la perfezione della potenza dell’azione mediatrice di Cristo, dalla quale si può ottenere l’innocenza sia dopo aver contratto il peccato originale sia prima.

Oggi, allora, possiamo pregare la Madonna così: “Ave, o piena di grazia! Il Signore ha compiuto in te meraviglie fin dal primo istante della tua vita; aiutaci a pensare a noi stessi e agli altri così come siamo da sempre nel pensiero di Dio, figli desiderati e amati. Ave, o piena di grazia! Il Signore ha voluto che tu non lo offendessi mai; aiutaci ad evitare ogni occasione di peccato, per essere davvero liberi di amare. Ave, o piena di grazia! Il Signore ti ha fatto tutta bella e senza macchia; aiutaci a confidare sempre e solo in Gesù Cristo unico salvatore del mondo. Amen!”.

Tony Limongiello
OFS Atripalda

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *